Se dovessimo fare una classifica dei capi d’abbigliamento presenti negli armadi di tutte (o quasi) le donne del mondo sono convinta che i jeans guadagnerebbero facilmente le prime posizioni. Cambia la moda, cambiano le fogge e ogni periodo storico si può riconoscere da un particolare taglio di jeans che lo caratterizza. Negli ultimi anni indubbiamente il jeans skinny l’ha fatta da padrone, nonostante l’effetto “seconda pelle” (aderentissimo e stretto alla caviglia) non sia sempre facilissimo da portare e non doni a tutte le conformazioni fisiche. Infatti si sono viste delle gran brutture, dovute soprattutto alla vita bassa di questo particolare modello che non riesce a contenere i fianchi importanti e fa antiesteticamente strabordare i rotolini adiposi (dudù dadadà).
Il mondo del jeans però si sta aprendo a “nuove” proposte, fatte di linee meno aderenti: oltre al jeans boyfriend, in uso da un po’ di tempo, si sta riaffacciando un altro trend che ci riporta direttamente agli anni ’70 (e anche ai ’90, altro momento in cui questa foggia è ritornata di moda!): il jeans flare, ovvero scampanato, che può andare dal contenuto bootcut alla zampa d’elefante vera e propria.
Vediamo allora qualche regolina per padroneggiare questo trend senza… inciampare!
Come indossare i jeans flare / scampanati / a zampa
- Se pensate che i flare siano adatti solo ai fisici smilzi, ricredetevi: la loro forma asciutta sulle cosce che si allarga a partire dal ginocchio è in grado di bilanciare i fianchi generosi meglio di molti altri modelli, e con la scarpa giusta regalano delle gambe lunghiiiissime.


- Dicevamo, le scarpe. I jeans flare sono fatti per essere indossati con i tacchi. Non importa se sottile o grosso, per creare l’effetto ottico di una gamba infinita, dare la giusta proporzione alla “campana” e ottenere un’aria sofisticata il tacco è irrinunciabile. Non serve che sia altissimo, se di solito siete adepte delle scarpe basse potete indossare degli stivaletti a tacco medio e comodo (regolando l’orlo di conseguenza). Se invece non temete l’altezza, via libera a stivali col tacco alto, ankle boots, zeppe, stivaletti col plateau. Assolutamente perfette le scarpe a punta che sbucano dall’orlo: super classy!

- L’orlo: altro punto di attenzione fondamentale è la lunghezza del jeans. La lunghezza perfetta è quella che sfiora il pavimento senza spazzare per terra o finire sotto i tacchi. Se l’orlo è troppo corto l’insieme risulta sgraziato e l’effetto gamba-lunga completamente rovinato, se invece è troppo lungo diventa pericoloso perché ci si inciampa, senza contare che il jeans si rovina venendo calpestato regolarmente sotto i tacchi. E comunque sembrare senza piedi non è proprio il massimo. Per essere sicure di comprare i jeans della lunghezza giusta è consigliabile “battezzare” un paio di scarpe per i flare e portarle con noi quando andiamo a sceglierli (o a farli accorciare).


- Vita alta o vita bassa? Dipende dalla conformazione fisica. L’importante è scegliere il modello che valorizza al meglio la nostra figura. Io che ho i fianchi abbondanti e la vita poco definita ultimamente prediligo i jeans a vita alta, che accompagnano e “contengono” le mie curve regalandomi una silhouette più definita. La vita bassa infatti mi taglia il fianco in 2 e fa uscire il rotolino “effetto muffin”, che si vede anche sotto alle maglie e non mi piace per niente. I muffin preferisco mangiarmeli 😉
- Maglia dentro o maglia fuori? La tendenza è di infilare t-shirt, bluse e camice dentro i jeans, proprio per ricreare l’allure anni ’70 e bilanciare meglio le proporzioni del jeans a zampa. Il mio consiglio però è di non seguire la moda se non è fatta per noi. Restando sulla mia tipologia fisica (la mela), io sconsiglio assolutamente di infilare alcunché dentro ai pantaloni perché non si farebbe altro che sottolineare l’assenza più o meno marcata del punto vita. Meglio optare per bluse o camicette un po’ più scivolate, col taglio ad A oppure anche a impero, che arrivano a coprire il fianco.
- Colore: i lavaggi sbiaditi e usurati fanno molto hippie e si prestano alle interpretazioni più bohèmien (tunichette, sovrapposizioni, bluse morbide…) ma i flare più chic sono quelli blu scuro. Oltre a donare maggiormente alle curvy (grazie al potere “contenitivo” dei colori scuri), si prestano molto bene ad interpretazioni più formali adatte anche all’ufficio (per esempio, giacca e camicetta).
INTERPRETAZIONI CHIC




INTERPRETAZIONI BOHO




5 Commenti
Che bel post! Adoro i pantaloni a zampa!
Baci,
Elisa.
My Fantabulous World
Per un’amante del vintage come me i jeans a zampa sono un mito, ma a dire la verità rappresentano soprattutto un tormento per via della mia conformazione fisica. Io sono una cosidetta “mela” ed ho sì le gambe più magre rispetto al resto del corpo, ma anche molta pancia e tutta “rotolosa”, quindi ogni tipo di pantalone (dagli skinny ai boyfriends passando, appunto, per i flare), devo indossarlo con una maglia-camicia-top che non segni la vita e che copra la pancia, diciamo che arrivi fino al pube, per capirci. E a quel punto con i jeans a zampa, la camicia lunga, magari un cardigan… sembro una colonna! 🙁
Però. le rare volte in cui riesco a trovare qualcosa di adatto per la parte superiore del look, mi piacciono molto, perché anche io trovo che allunghino molto le gambe… basta però che non piova, altrimenti te li ritrovi zuppi fino al ginocchio!
Ahah è vero, c’è anche una foto in cui la ragazza ha i jeans zuppi!
Sono jeans da asciutto 😉
sulla ragazza curvy bionda però avrei visto meglio uno skinny, il flare mi pare che non le renda giustizia
io trovo più sexy gli skinny, per me i flare fanno sembrare le cosce ancora più abbondanti con il rischio dell’effetto “donnone” mentre gli skinny riproporzionano, certamente meglio a vita alta, che ne dici?
saluti
Ciao! In realtà no, non sono d’accordo: anche a me piacciono (anche) gli skinny, ma se si hanno i fianchi larghi i jeans stretti possono fare effetto “cono”, una gamba più larga invece riesce a riequilibrare l’insieme. Comunque io uso sia flare che skinny 😉